Montesilvano: maltrattamenti in allevamento Chihuahua, sequestro e denunce. Al centro dell’inchiesta, i due titolari e un veterinario.
Falsi pedigree, così da aumentare il valore degli animali sul mercato; ormoni progestinici alle fattrici, per favorire gli accoppiamenti e incrementare la riproduzione. Non solo. I due allevatori di cani Chihuahua denunciati per contraffazione di documenti, falso materiale e maltrattamento animale, in concorso con un veterinario, erano soliti, secondo gli investigatori, correggere meccanicamente, durante le fasi di sviluppo, le mandibole di alcuni esemplari, per migliorarne il pregio estetico in vista della partecipazione ad esposizioni canine, oltre che espiantare i microchip per inocularli in esemplari diversi. Ora l’allevamento, di Montesilvano, è sotto sequestro su disposizione del Gip di Pescara. Agli animali ha provveduto il personale medico veterinario del Gruppo Carabinieri Forestale di Teramo con i militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale e Forestale di Pescara e Tocco: 30 cani, di cui 3 maschi e 12 fattrici di diverse età e 15 cuccioli da 1 giorno a 2 mesi. Tranne due femmine, una con cuccioli di un giorno e l’altra prossima al parto, gli animali sono stati trasportati presso il canile rifugio di un comune limitrofo per il successivo affidamento volontario agli eventuali futuri richiedenti. I denunciati sono, un 55 enne e un quarantacinquenne, entrambi di Montesilvano e titolari dell’allevamento, in concorso un veterinario 59 enne di Silvi Marina.