Sono oltre 11 mila le firme raccolte nell’ambito delle due petizioni “di Progetto Montagna” per la rivisitazione dei confini dei Sic, i Siti d’interesse comunitario e delle Zps, le zone di protezione speciale del Parco nazionale del Gran Sasso.
Significa che oltre 5mila cittadini chiedono di rimodulare il confine del Parco e di attenuare i vincoli imposti da Bruxelles sui Sic e sulle Zone di Protezione Speciale, che gravano sull’area dei comprensori sciistici del Gran Sasso limitando – sostengono gli attivisti di “Progetto Montagna” – lo sviluppo turistico delle località ai piedi della principale catena appenninica. “Bisogna dare risposte certe e capire quale sia il modo per superare i vincoli che ci sono – sostengono gli organizzatori della petizione popolare – Negli anni Novanta, sostengono dal comitato, “qualcuno ha deciso che le nostre zone sarebbero diventate Sic e Zps senza condividerle con la popolazione”. Adesso è tempo d’intervenire. Polemiche contro la lentezza e poca chiarezza con cui, inoltre, procede l’approvazione del Piano del Parco. Dopo le promesse del vice presidente della Regione Giovanni Lolli e dell presidente Parco, Tommaso Navarra, che avevano annunciato l’attuabilità del collegamento Scindarella-Montecristo e l’approvazione del Piano Parco entro il 30 Novembre scorso, i cittadini di Progetto Montagna chiedono di spiegare dove si sia impantanato l’iter approvativo.