A Corropoli una lite degenerata è finita con un giovane romeno accoltellato da un connazionale per gelosia. Il 24 è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Mazzini di Teramo.
Lo ha colpito dopo aver aggredito la sua fidanzata, che si stava incontrando con il suo ex, e lo ha fatto con furia cieca, mosso dalla gelosia. Va definendosi la ricostruzione del fatto di sangue verificatosi domenica sera a Corropoli. Adrian Iacob, disoccupato di 32 anni, ha tirato sette colpi contro il connazionale di 45, bracciante agricolo, tutti in parti vitali del corpo: i più gravi lo hanno centrato al cuore, recidendo l’aorta, e al collo, all’altezza della giugulare. Il ferito, soccorso dapprima a Sant’Omero, è stato operato nella notte dall’equipe di cardiochirurgia del Mazzini ed è in prognosi riservata, con i medici che non sono ottimisti sul decorso post operatorio. I due romeni, protagonisti del fatto di sangue, avevano trascorso insieme il pomeriggio, a casa della sorella dell’aggressore. I due si conoscevano ed è stato forse qui che Iacob ha intuito che l’altro, ex compagno della sua fidanzata, frequentasse di nuovo la donna, e che in serata l’ avrebbe incontrata. La donna, 39enne, pure lei romena, bracciante agricola e madre di 4 figli avuti da un altro rapporto sentimentale, non si era accorta di essere stata seguita: è stata affrontata nel buio dal fidanzato che l’ha colpita in volto con ferocia, provocandole pesanti traumi ai denti. In suo soccorso è giunto l’ex, che è stato subito affrontato con il coltello, senza che potesse accennare a una reazione. Poi la fuga, durata circa due ore, quando Iacob è stato accerchiato e arrestato in campagna dagli uomini dei reparti provinciali e delle compagnie di Alba e Giulianova: la comunità romena del posto lo ha respinto e non gli ha dato accoglienza quando ha tentato di nascondersi e l’attività investigativa dei militari territoriali gli ha fatto terra bruciata attorno fino all’arresto. È accusato di tentato omicidio. Le condizioni del ferito al momento sono stazionarie ma sempre critiche.