Taglio degli alberi a Pescara, esposto in Procura. Sono tredici le associazioni ambientaliste pescaresi che stamani hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Pescara contro il taglio degli alberi in città. Nell’esposto sono state segnalate quelle che appaiono gravi carenze ed illegittimità nelle procedure in aree vincolate e negli affidamenti in somma urgenza.
Gli ambientalisti chiedono in particolare che si blocchi immediatamente quello che definiscono un vero e proprio scempio e si proceda all’analisi strumentale come, sostengono sempre gli ambientalisti, avviene negli altri luoghi in Italia.
Tredici associazioni hanno depositato un unico e dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Pescara in relazione al programma di abbattimento di oltre 100 grandi alberi avviato dal Comune di Pescara, in larga parte in aree di pregio storico e ambientale e vincolate dal punto di vista paesaggistico.
Sono diversi i punti contestati documenti alla mano. In primo luogo, si legge nell’esposto, si contesta la relazione con cui il Comune sta sostenendo il taglio di piante addirittura monumentali, come quelle in via Scarfoglio; una procedura che non risponde al protocollo seguito dagli altri enti pubblici essendo basata esclusivamente su un’analisi visiva priva addirittura del riconoscimento della specie di appartenenza degli alberi esaminati e non sull’analisi strumentale. Per i rappresentanti delle associazioni ambientaliste non solo mancherebbe un’intera parte della procedura ma anche quella visiva preliminare che è stata fatta in forma speditiva e che presenterebbe gravi limiti. Per il Coordinamento Salviamo gli Alberi hanno firmato l’esposto: Italia Nostra Pescara, Archeoclub Pescara, Mila Donnambiente, Forum H2O, Stazione Ornitologica Abruzzese, Ass. Crocevia, Comitato Abruzzese per il Paesaggio, Ass. Ville e Palazzi Dannunziani, Pro natura Abruzzo, CONALPA Onlus, FAI Delegazione di Pescara, Ass. Pescara PuntoZero, WWF Chieti-Pescara.