Pescara: si è tenuto un incontro con i residenti della zona di via Valle Furci interessata dalla costruzione di un’antenna di telefonia mobile della Telecom Spa.
All’incontro erano presenti il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco Antonio Blasioli, l’assessore allo Sportello Unico Integrato Loredana Scotolati, il consigliere Piero Giampietro, hanno partecipato inoltre il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il direttore generale dell’Arta Francesco Chiavaroli e il dirigente comunale Aldo Cicconetti.
“Si tratta di una vicenda che va avanti da diversi anni – illustrano il sindaco Marco Alessandrini, vicesindaco Antonio Blasioli e l’assessore al SUAP Loredana Scotolati, – faremo di tutto per risolvere in modo positivo per la comunità un problema sentito dai residenti e a cui anche gli uffici lavorano da tempo. Al momento la Telecom ha avviato i lavori di realizzazione di una stazione radio base in via Valle Furci, ritenendosi autorizzata a seguito del formarsi del silenzio-assenso su una richiesta di autorizzazione la cui procedura non ha però trovato una puntuale definizione, stando a quanto ci risulta. Da qui la comunicazione che il Comune ai sensi della legge 241 sul procedimento ha fatto alla Telecom lo scorso 9 febbraio per l’avvio dell’iter che annulla, in autotutela, il silenzio assenso che a detta della Spa si sarebbe formato. La ditta ha 10 giorni di tempo per presentare le eventuali osservazioni, decorso cui il dirigente del SUAP adotterà il provvedimento. Siamo inoltre al lavoro sulla revisione del Regolamento e la stesura del Piano comunale, in modo da adeguarlo alle nuove normative e alla situazione sopraggiunta, a tal fine abbiamo affidato l’incarico con determina n. 123 del 19 dicembre scorso alla Polab, società specializzata nel settore. L’incarico prevede una compiuta ricognizione dell’esistente, ai fini della valutazione dell’effettivo fabbisogno per lo sviluppo del sistema delle comunicazioni, salvaguardando la salute della cittadinanza. Successivamente si procederà alla redazione del piano per la dislocazione degli impianti ed all’avvio della fase partecipativa e di condivisione con i portatori di interesse e la cittadinanza, per poi approdare in Consiglio Comunale per l’approvazione. E’ un importante passo in avanti perché dal 2008 non viene riformulato un piano”.