Una “presa in giro” per gli utenti della sanità. Così il Codacons boccia i nuovi codici per i Pronto soccorso italiani, previsti nelle Linee di indirizzo nazionali sul Triage Intraospedaliero.
“Non serve a nulla introdurre nuovi codici per classificare le emergenze quando i pazienti, una volta entrati nei Pronto soccorso degli ospedali, sono costretti ad attese estenuanti di ore e ore prima di essere visitati – spiega il presidente Carlo Rienzi in una nota -. Ci sono situazioni, specie nei nosocomi del sud Italia, dove il livello di assistenza è da terzo mondo, con i cittadini abbandonati nei corridoi e nelle corsie perché la carenza di personale medico non consente di far fronte alle richieste. Le criticità dei pronto soccorso italiani non si risolvono certo ricorrendo a nuovi codici per il triage, ma aumentando il numero di medici e infermieri in grado di fornire una assistenza adeguata ai pazienti”. Proprio in tema di triage, il Codacons sta conducendo un’indagine “considerato che la legge – conclude – prevede che solo infermieri specializzati e con una particolare qualificazione possano assegnare i codici nei Pronto soccorso, mentre al momento in molti ospedali tale compito viene svolto da infermieri privi dei requisiti previsti dalla normativa di settore”.