Sarà la Procura di Chieti, e ancor più l’autopsia, a dire se vi siano delle responsabilità mediche nella morte di Antonio Bettoschi, 72enne di Montesilvano, morto 10 ore dopo un lungo intervento di Cardiochirurgia al ‘Policlinico di colle dell’Ara’.
Un decesso sul quale la Procura di Chieti ha aperto un’inchiesta che fa seguito alla denuncia querela presentata da Gabriele Bettoschi, fratello di Antonio, assistito dall’avvocato Marco Ciccocioppo, anche in nome e per conto della sorella. Quando il 72enne è stato sottoposto all’ultimo intervento, il quadro clinico era già molto complicato: il suo cuore non ha retto.
I familiari sospettano che la causa della morte sia legata ad una precedente operazione alle valvole cardiache, avvenuta nel gennaio del 2018 sempre al Policlinico di colle dell’Ara, a seguito della quale il 72enne avrebbe contratto un’infezione. Di odissea tra un ospedale e l’altro, per mesi e mesi, parlano il fratello e la sorella di Bettoschi: un passato da direttore del mercato comunale di Pescara, città dove è stato anche segretario della Cgil enti locali.
Sabato scorso, il 72enne era stato trasportato all’ospedale di Chieti per l’ennesimo intervento chirurgico. Ma, dopo oltre 10 ore, il suo cuore ha smesso di battere.
Il fascicolo in attesa dell’esito dell’autopsia, eseguita ieri dal professor Cristian D’Ovidio, è a carico di ignoti: nessun indagato, dunque. Ieri mattina, intanto, la sezione di pg della Polizia di Stato ha acquisito le cartelle cliniche nelle varie strutture sanitarie in cui il pensionato è stato ricoverato negli ultimi due anni. Nel pomeriggio, dopo l’esame autoptico, è arrivato il nulla osta per i funerali.