Si allunga la lista degli indagati nell’inchiesta sulla morte della piccola Nicole, la bimba morta mercoledì pomeriggio a Pineto: oltre alla madre, indagata per omicidio colposo, è indagato anche il bagnino presente in quel momento in spiaggia.
In entrambi i casi si tratta di “atti dovuti”. Nel caso della madre della piccola Nicola, Paola Perini, l’iscrizione nel registro degli indagati ha consentito alla donna la nomina di un consulente di parte, che ha partecipato all’autopsia, Nicoletta Soldà. L’elenco di coloro che sono iscritti nel registro degli indagati, comunque, potrebbe allungarsi. Fondamentali i risultati dell’autopsia, effettuata venerdì mattina, che ha confermato la sindrome da annegamento. Gli ulteriori esami che saranno effettuati sui campioni prelevati durante l’autopsia dovranno invece chiarire se la piccola sia stata colta da un malore mentre era in acqua, fatto che i primi risultati dell’esame autoptico tenderebbero ad escludere. L’autopsia sembra, infatti, aver escluso una congestione: la piccola aveva pranzato intorno alle 13,30 ed è entrata in acqua alle 16 circa. La tragedia si è consumata in pochi minuti. Secondo una prima ricostruzione di quel tragico pomeriggio la bimba, intorno alle 16, era entrata in acqua, con la mamma che la osservava dall’ombrellone, nella terza fila dello stabilimento Cilli. Ad un tratto Nicole sarebbe scomparsa dalla sua visuale e la donna che ha subito dato l’allarme allo stabilimento. Inutili le ricerche e i soccorsi. La salma della piccola è partita ieri mattina alle 8 alla volta di Udine, dove i funerali si svolgeranno domani pomeriggio alle 17.