Stipendi a rischio per i dipendenti della Saga, la società che gestisce i servizi a terra dell’aeroporto di Pescara: la denuncia è di Armando Foschi che ha raccolto le voci dei lavoratori sempre più allarmati.
Secondo le voci che in queste ore si stanno diffondendo tra i lavoratori, sembra infatti che la Saga, presieduta da Nicola Mattoscio, avrebbe comunicato alle Rsa di riuscire a pagare l’indennità del mese di giugno lasciando ancora sospesa la quattordicesima per assenza di liquidità e, nel frattempo, sarebbe a rischio la mensilità di luglio. Una notizia trapelata dagli uffici e che sta gettando nello sconforto gli operatori, creando scompiglio presso lo scalo abruzzese. “E’ evidente che a questo punto c’è bisogno di chiarezza da parte della Saga che deve rendere pubblici subito i propri conti e la propria situazione finanziaria. Nel frattempo la nostra Associazione incontrerà i lavoratori per approfondire la problematica chiedendo l’intervento del prefetto Francesco Provolo”. Così Armando Foschi di ‘Pescara – Mi piace’. “Da mesi continuiamo a denunciare una gestione drammatica dello scalo d’Abruzzo: ormai la Saga non riesce a produrre utili, forse aumenta il numero dei passeggeri, ma ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2014 con una perdita di 7milioni 740mila euro. Il 26 gennaio 2015 la Regione ha deciso una nuova ricapitalizzazione, per 7 milioni di euro, dopo che già la ricapitalizzazione del 2014, per 5milioni 972mila euro, era stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale visto che la Regione non aveva ricevuto l’approvazione preliminare della Commissione Europea, l’unica abilitata a giudicare se si trattasse di aiuti di Stato compatibili”. Un’analisi quella di Foschi che non lascia intravedere grossi e significativi spiragli di risanamento di una situazione definita “critica”.
La replica di Camillo D’Alessandro a Foschi
“Stiamo lavorando affinché si possa evitare lo scenario prefigurato, attraverso una variazione di bilancio che l’assessorato regionale competente ha già definito insieme al Dipartimento dei trasporti. La situazione è nota, conosciuta e studiata; capisco che possa essere oggetto dell’ennesimo comunicato stampa dalle tinte fosche, tuttavia ancora una volta cercheremo di risolvere il problema come abbiamo sempre fatto in passato”.
A proposito dell’aereopoto d’Abruzzo che da come ho capito è in dissesto per cattiva e dissennata politica ed altro, c’è da ribadire l’utilizzo di vecchie carrette dell’aria e il passaggio a bassa quota degli aerei che fanno scalo al predetto aereoporto! E’ un inquinamento acustico non una dolce melodia per le orecchie già martoriate da altro tipo di inquinamento! Insomma una volta il sansificio con la puzza adesso ci si mette la “movida” ed ora anche l’aereoporto con questo casino infernale. Non se può più: ma bisogna sopportare proprio tutto di giorno e di notte, in qualsiasi momento del giorno, in questa vita? Dobbiamo far fare o approvare ai politici proprio tutto? Preferisco la preistoria! Speriamo che lo scalo chiuda!