Indennità e gettoni di presenza aumentati del 30%: a Manoppello è polemica per l’aumento di “stipendi” per sindaco e assessori, aumento deliberato dalla stessa giunta De Luca.
Le opposizioni in consiglio comunale gridano allo scandalo, la giunta De Luca, di tutta risposta, ha disposto che la delibera abbia effetto retroattivo e integri gli stipendi da giugno ad oggi. In sostanza si va a ripristinare quel 30% di indennità e gettoni che la precedente giunta, quella sotto la guida del sindaco Matarazzo, aveva invece dovuto tagliare quando fu certificato lo sforamento del Patto di stabilità. Di recente, però, un parere del Consiglio di Stato ha evidenziato che tagli e decurtazioni devono essere disposti solo per coloro che amministrano l’ente quando avviene lo sforamento del Patto: come dire, solo i responsabili possono essere “puniti” con tagli e ridimensionamenti, non chi eredità situazioni critiche non riconducibili a propri atti amministrativi. Per questo motivo l’attuale giunta a Manoppello ha deliberato la restituzione di quel 30% decurtato. Certo è che la notizia che in tempo di crisi sindaco e assessori si “auto restituiscano” indennità e gettoni di presenza fa scalpore eccome. Per le opposizioni in consiglio comunale la cosa grave è che la giunta nel deliberare questo aumento di stipendi non ha tenuto conto, o forse sì, che molti degli attuali assessori erano in carica anche nella giunta che sforò il Patto . Ipotizzando responsabilità anche penali, le opposizioni minacciano ricorsi ed esposti affinchè la tanto contestata delibera venga sospesa o annullata.