Anche l’ANCI, col suo delegato alle Politiche ambientali, in difesa della scelta di Alessandrini di tagliare diversi alberi a Pescara “in nome della sicurezza dei cittadini”.
“Le aree verdi di ogni città devono allargarsi ed essere ben mantenute, per permettere ai centri urbani di respirare meglio ed ai cittadini di vivere in ambienti gradevoli e sani. Ma la sicurezza delle persone deve essere garantita, con provvedimenti tempestivi ed idonei. Occorre verificare lo stato di salute di ogni fusto e programmare la sostituzione di ogni albero eventualmente abbattuto con uno o più nuovi alberi, ma sia a Pescara che altrove i sindaci non hanno difficoltà a confrontarsi con i cittadini e ad assumere i conseguenti impegni”. E’ quanto dichiara il sindaco di Siena nonchè delegato ANCI a Politiche ambientali, territorio e Protezione civile, Bruno Valentini in merito alla decisione del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, di tagliare in città alberi ritenuti malati e quindi a rischio caduta. “Anche nella mia città qualche anno fa si verificò un caso analogo – spiega Valentini – in un viale dove oggi altri alberi, più adatti al contesto urbano, sono stati piantumati per far bella mostra di sé, dispensando ombra ed ossigeno preziosi e regalando un magnifico spettacolo con la fioritura di primavera”. Quanto alle polemiche scaturite dalla decisione del collega abruzzese, Valentini sottolinea che “se si ha la pazienza di digitare su un qualsiasi motore di ricerca le parole ‘taglio dei pini polemiche’, si può leggere un autentico florilegio di casi dove varie amministrazioni comunali, di varia estrazione politica, hanno ricevuto forti critiche di fronte alla scelta di tagliare o potare drasticamente un certo numero di alberi, per il potenziale pericolo che rappresentano, per l’incolumità delle persone o per la circolazione, come confermato anche dal gruppo tecnico di lavoro ANCI sul verde urbano. La logica – conclude quindi il delegato ANCI – è quella che ci diciamo ogni volta che avviene un incidente evitabile o comunque contenibile: la prevenzione costa molto meno della gestione delle emergenze e può risparmiare tanto dolore”.