Compromesso raggiunto, con la mediazione della Soprintendenza, nella vicenda degli alberi a Pescara: verranno tagliati solo quelli ‘definitivamente e chiaramente compromessi’.
Compromesso raggiunto, con la mediazione della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio dell’Abruzzo, nella vicenda del taglio di diversi alberi ritenuti pericolosi dal Comune di Pescara in contrapposizione agli ambientalisti. Si è deciso di procedere al taglio degli alberi ‘definitivamente e chiaramente compromessi’. Sulle piante residue, invece, verranno chiesti ulteriori accertamenti al Corpo Forestale dello Stato. Sulla base dell’accordo, già domattina le alberature irrimediabilmente a rischio verranno controllate da tecnici comunali e rappresentanti delle associazioni ambientaliste, in modo che l’amministrazione possa far procedere la ditta incaricata ai tagli indicati dalla relazione fitostatica dell’agronomo Massimo Rabottini. Il tavolo – nel corso dell’incontro di oggi pomeriggio ogni interlocutore ha potuto esprimere la sua posizione – ha inoltre stabilito che il Comune chiederà formalmente al comando regionale del Corpo Forestale dello Stato la possibilità di procedere ad una verifica più approfondita della stabilità delle alberature di via Scarfoglio e viale Kennedy, ritenute a rischio. Il nuovo comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Vincenzo Palano, richiamando sulla necessità di intervento sulle alberature pericolose, ha reso noto il numero di interventi fatti dal corpo in città: 151 nel 2015; nel 2016, invece, 169 gli interventi in condizioni di estrema urgenza. “Si è finalmente riusciti a instaurare un dialogo sicuramente costruttivo – dice l’assessore al Verde pubblico, Laura Di Pietro – e a trovare un punto di incontro, che auspichiamo possa conciliare le esigenze di tutela della pubblica incolumità con quelle di tutela degli alberi”.
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