Anche la Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) lancia un allarme per i troppi animali selvatici che ormai rappresentano una minaccia per persone e cose.
“Cos’altro deve succedere perché questo fatalistico torpore scuota le coscienze di chi ha il dovere istituzionale di porre fine all’anomalia di una presenza abnorme di fauna selvatica, soprattutto cinghiali, ma anche cervi e caprioli?”. Questo scrive, in una lettera indirizzata ad istituzioni e associazioni, Mauro Di Zio presidente della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) d’Abruzzo. “Dobbiamo davvero abituarci allo stillicidio di notizie che riportano aggressioni da parte di cinghiali alle persone vicino ai propri fondi o alle abitazioni? O a quelle che riferiscono di incidenti tanto gravi da causare la morte degli automobilisti?”: inizia così la lettera aperta dai toni duri e polemici in cui Di Zio racconta di quando, pochi giorni fa, in località Passo Cordone di Loreto Aprutino, ha visto attraversare una ventina di cinghiali, uno dei quali poi investito da un’auto. “Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se a transitare fosse stato uno scuolabus pieno di bambini, possibile data l’ora per lo scuolabus, ma non consueto per l’abitudine di questa specie”. “Questi fatti – prosegue Di Zio – non possono diventare abitudine. 43 Sindaci che assumono, all’unisono, iniziative concrete a risposta dell’allarme sociale in atto non sono un fatto che si può ignorare, così come non è un destino ineluttabile quello di dover leggere di morti e tragedie evitabili”.