Era il 6 novembre del 2014: un uomo apre manualmente un passaggio a livello a Bellante per attraversarlo con la sua auto che viene fortunatamente solo urtata dal treno in arrivo. Condanna per disastro ferroviario.
Lui non si fece praticamente nulla cavandosela con una lieve frattura alla spalla mentre la sua auto andò distrutta dall’urto col treno in arrivo. I fatti risalgono a due anni fa, il processo per disastro ferroviario si è concluso con la condanna a sei mesi dopo che l’uomo, un 60 enne di Bellante, ha deciso di patteggiare la pena. Si chiude così il processo penale ai danni dell’uomo che nel novembre del 2014 aprì manualmente il passaggio a livello per attraversarlo con la sua auto: non è escluso che Trenitalia avvii il processo civile per la richiesta dei danni quantificati in 200 mila euro circa. Da precisare che il passaggio a livello in questione è tecnicamente definito ” privato” e in quanto tale prevede che i proprietari dei terreni circostanti posseggano una chiave per aprirlo.
Previsti nella legislazione italiana in forza di quanto riportato agli articoli 64 e 66 del DPR n.753/1980, questi PL sono generalmente necessari per dare accesso a fondi “interclusi” di proprietà privata. Il relativo uso è regolato mediante una specifica Convenzione tra RFI e uno o più privati utilizzatori cui è affidata la chiave per l’ apertura e la chiusura, a carattere necessariamente saltuario, da effettuare in base a specifiche regole di comportamento che, se rispettate, ne consentono l’uso in sicurezza. Quando vengono disattese possono determinare conseguenze estremamente critiche. L’eliminazione dei passaggi a livello privati – attività estremamente impegnativa anche in termini di tempi – è quindi prioritaria nell’ambito del Programma di soppressione di tutti i passaggi a livello che RFI sta portando avanti in collaborazione con le istituzioni locali.