Momenti di apprensione nell’edificio che ospita la sezione Civile del Tribunale di Chieti dove un uomo di 35 anni è salito sul davanzale di una finestra, al terzo ed ultimo piano dell’edifico, minacciando di gettarsi nel vuoto.
L’uomo, la cui famiglia ha in corso una procedura esecutiva presso il Tribunale teatino, era regolarmente in fila davanti all’ufficio della Cancelleria civile. Giunto il suo turno ha chiesto di parlare con un giudice: appreso dall’impiegata presente che il giudice di turno era al primo piano, il 36 enne è salito sul davanzale. È grazie all’intervento pressoché immediato di una dirigente della cancelleria, la quale è giunta nella stanza ed ha iniziato a parlargli, che l’uomo è sceso dal davanzale e si è lasciato abbracciare scoppiando in lacrime. Sul posto nel frattempo erano arrivati anche i carabinieri che lo hanno accompagnato all’esterno dell’edificio dove l’uomo si è completamente calmato. Secondo alcuni testimoni si è trattato di un gesto di disperazione.