Controllore della Tua, in servizio sulla tratta Giulianova-Pescara, aggredito ieri per la seconda volta in un mese: minacciato di morte da un soggetto senza biglietto e senza documenti.
Dovrà portare per diversi giorni un collare che gli tenga il più possibile immobile il collo, il giovane controllore della Tua aggredito ieri mentre era in servizio sul bus Giulianova-Pescara. Per la seconda volta in un mese ha vissuto l’incubo di esser prima insultato poi malmenato e minacciato di morte: si chiama Carlo Palumbo, lavora sui mezzi della Tua come controllore e per aver chiesto a un giovane extracomunitario senza biglietto e senza documenti di scendere dall’autobus, ha rimediato pugni e calci. Lo stesso giovane, secondo Palumbo originario del Senegal, che solo 20 giorni prima lo aveva minacciato dopo essere stato sorpreso senza biglietto. Il verificatore era accompagnato da un collega il quale ha immediatamente chiamato le forze dell’ordine ed è intervenuto a difesa di Palumbo. Non così, sottolinea amaramente il giovane controllore pestato, hanno fatto i passeggeri del pullman, circa una ventina: nessuno ha mosso un dito in sua difesa. Il controllore, che tra l’altro è anche rappresentante sindacale della Ugl, chiede ai vertici Tua di intervenire a tutela dei lavoratori in servizio sui mezzi di trasporto regionali affinché un turno di lavoro non si trasformi ogni volta in una prognosi ospedaliera. Una vicenda questa di cui si occuperanno i sindacati di categoria nell’ambito di un incontro che si terrà oggi pomeriggio a Pescara.
Intanto domani, mercoledì 6 luglio, l’Ugl ha indetto uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico della Tua. Lo sciopero è stato indetto per protestare, tra le altre cose, per “la situazione di incertezza sulle risorse finanziarie a disposizione per il 2016”.
height=315Tra le motivazioni che hanno portato alla protesta i “criteri discriminatori che il contratto di secondo livello (non firmato dalla sola UGL) prevede penalizzando solo il personale viaggiante gomma, mancate economie che si sarebbero potute ottenere riducendo il numero dei dirigenti e delle aree operative aziendali, al contrario, i dirigenti di nomina politica, con scadenza del mandato all’atto della fusione, sono stati riconfermati creando così nuove aree dirigenziali, umiliante trattamento contrattuale dei nuovi assunti sia in termini economici che normativi, disavanzo di circa 60 milioni di euro, tagli abbattuti sulla azienda di circa 20 milioni,650 mila km circa sub-concessioni alla Scav di Avezzano, ipotesi di ulteriore esternalizzazione di 1 milione e 300 mila km”.