Un anno fa esatto veniva ritrovato sull’autostrada A14, all’altezza di Mosciano Sant’Angelo, il corpo straziato di Giulia Di Sabatino: aveva compiuto 19 anni la notte prima e sulla sua morte solo molte ombre.
E’ trascorso un anno da quella maledetta notte di fine agosto che ha messo fine ai sogni di una dolcissima 19 enne di Tortoreto volata giù da un viadotto sul selciato dell’A14. Sulla morte di Giulia Di Sabatino restano solo molte ombre e nessuna certezza. E se i genitori della 19 enne non smettono di chiedere giustizia certi che Giulia non possa essersi tolta la vita la notte del suo compleanno, a pochi giorni da una partenza per Londra dove avrebbe raggiunto l’amata sorella, le indagini non hanno mai messo nero su bianco cosa sia accaduto quella notte di fine agosto di un anno fa esatto. I resti dilaniati della giovane furono segnalati da alcuni automobilisti in transito lungo la carreggiata nord dell’A14 e rinvenuti dagli agenti della polizia autostradale. Di certo ad oggi c’è che la procura di Teramo ha iscritto due persone sul registro degli indagati di un fascicolo aperto per istigazione al suicidio: l’uomo di 41 anni che la sera del 31 agosto diede un passaggio in scooter per un tratto di strada a Giulia e il ragazzo di 25 anni che con la sua Panda rossa l’accompagnò vicino al cavalcavia. Una versione quella fornita dal 25 enne che non ha mai convinto Meri Koci, la madre di Giulia: una donna che ha mai smesso di cercare la verità, non una verità qualsiasi. Un sorriso quello della bella Giulia che oggi amici e familiari ricorderanno col più straziante dei dolori ossia la morte senza colpevoli di una ragazza che aveva tanti progetti e amava profondamente la vita.