Sull’emergenza cinghiali in Abruzzo interviene nuovamente Mauro Febbo secondo il quale “nessuno si assume la responsabilità di dire come stanno realmente le cose”.
“L’assessore Pepe e altri consiglieri regionali di maggioranza – polemizza Febbo- dicono di aver presentato una proposta di Legge regionale che recepisce proprio le istanze diquei primi cittadini che da mesi protestano, ma questo non corrisponde alla realtà, come risulta dal verbale dell’ultima seduta della Commissione Agricoltura alla quale hanno partecipato i sindaci di Roccascalegna e Archi. Il progetto di Legge era stato inizialmente sottoscritto anche dal capogruppo del Pd Sandro Mariani che successivamente ha ritirato la sua firma per poi sostenere il pdL predisposto dal centrodestra. Pepe ha addirittura presentato ben 38 emendamenti alla sua proposta”. Ricordando, poi, la sua sensibilità amministrativa verso quella che era una emergenza anche ai temi della sua presidenza della provincia di Chieti, Febbo conclude: ” Il problema è ormai diventato insostenibile e andrebbe affrontato in modo definitivo anche attraverso un intervento deciso all’interno dei Parchi regionali utilizzando responsabilmente piani di gestione predisposti nei vari territori e sottoposti al vaglio della Regione Abruzzo. Nel frattempo ho provveduto a presentare 11 emendamenti al progetto di Legge firmato da Pepe che ricalcano le istanze dei sindaci e così potremo finalmente capire chi sta facendo realmente qualcosa di concreto e chi invece produce solo fumo negli occhi dei cittadini non riuscendo a comprendere quanto sia necessario intervenire di fronte a una tematica diventata ormai emergenza per gli agricoltori e per tutti gli abruzzesi”.