”La manifestazione non sarà una carnevalata, come sostiene il presidente della Regione, ma la risposta del territorio alla incapacità della Regione di dare soluzioni ai Comuni e ai cittadini abruzzesi”.
Durissima la posizione del sindaco di Chieti Umberto Di Primio anche lui domani a Roma alla manifestazione di protesta contro le misure previste dal Governo nazionale contenute nel Decreto n. 8/2017 in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici 2016/2017. “Al Governo- ha annunciato il sindaco di Chieti- si chiederà di dare risposte immediate perché ci siano fondi per la sicurezza delle scuole, che si faccia chiarezza normativa su quali debbano essere i criteri perché un plesso scolastico possa essere considerato sicuro piuttosto che necessitante di interventi; e che ci siano le coperture finanziarie per i lavori che stiamo eseguendo per mettere in sicurezza il territorio dopo la straordinaria ondata di maltempo di gennaio. ”Come amministratori – ha polemizzato Di Primio – ci sentiamo soli nel fronteggiare il post emergenza terremoto, che ha colpito soprattutto il teramano, e il post emergenza maltempo che ha colpito tutto l’Abruzzo, continuando a sostenere spese ingenti e cercando di dare quelle risposte che i cittadini si aspettano dalle istituzioni. Azioni che stiamo compiendo con le nostre sole forze e soprattutto con bilanci incapienti a coprire le somme necessarie al ripristino delle strade, delle frane e della messa in sicurezza del territorio”. “Ci aspettiamo che il Governo presti attenzione alle fasce tricolori, a chi sta vivendo questo post emergenza in prima persona utilizzando le proprie risorse, per altro insufficienti, per risolvere i problemi”. ”Abbiamo responsabilità dirette e chiediamo che tutti, Regione e Governo – conclude Di Primio – si assumano le proprie responsabilità non lasciando i Comuni e i cittadini da soli. Le Istituzioni centrali hanno il dovere di intervenire con provvedimenti sostanziali e immediati: è in gioco la sicurezza dei cittadini e l’economia delle nostre realtà”.