Ignari di cosa stessero cucinando hanno ingerito le foglie di una pianta raccolta qualche ora prima salvo, poi, finire in ospedale intossicati. Protagonista una coppia di Francavilla: era stramonio.
Non è un caso che venga definita l’erba del diavolo o la pianta delle streghe: parliamo dello stramonio, pianta altamente velenosa per il suo contenuto di alcaloidi tossici che variano in concentrazione ed in tossicità nelle diverse parti della pianta e nelle diverse stagioni nonché da esemplare a esemplare. Brutta disavventura per una coppia di Francavilla finita in ospedale a Chieti col referto medico di intossicazione da erba velenosa: ignari di cosa stessero cucinando hanno ingerito le foglie di una pianta raccolta qualche ora prima scambiandola per fiori di zucca laddove si trattava di stramonio. In Italia è presente in quasi tutte le regioni, cresce nei campi, sui ruderi, lungo le strade, sugli arenili marini fino alla zona submontana e fiorisce da Luglio a Ottobre. I nomi “erba del diavolo” ed “erba delle streghe” si riferiscono alle sue proprietà narcotiche, sedative ed allucinogene, utilizzate sia a scopo terapeutico che nei rituali magico-spirituali dagli sciamani di molte tribù indiane e, in passato, anche dai druidi e dalle streghe europee. La donna è stata già dimessa, mentre il marito ne avrà per qualche altro giorno.