Una tragedia che si è consumata in pochi istanti quella che ieri ha fatto scendere il gelo e la disperazione su una partita di calcio a Guardiagrele: un 49 enne è stato stroncato da un infarto mentre il figlio giocava.
Il figlio di appena 20 anni in campo, lui sugli spalti a tifare come ogni domenica. Una tragedia, quella che ieri ha fatto scendere il gelo su una partita di calcio a Guardiagrele, che ha gettato tutti nello sconforto: a perdere la vita stroncato da un infarto Massimiliano Di Fresco. In campo un derby molto sentito dalle rispettive tifoserie, Villa San Vincenzo – Guardiagrele, sugli spalti tanti tifosi tra i quali il papà di un giocatore della locale squadra. La tragedia si è consumata in pochi istanti alla ripresa del secondo tempo, per la precisione al decimo minuto: per Di Fresco un malore fulminante per il quale a nulla è servito il pur tempestivo intervento del personale sanitario del 118. All’arrivo dell’ambulanza già non c’era più nulla da fare per il papà del giovane calciatore. Immediatamente interrotta, la partita non è stata ripresa.
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Tra poco più di un mese, il 24 marzo, ricorrerà il quinto anniversario della morte del pallavolista Vigor Bovolenta; qualche settimana dopo,il 14 aprile 2012, anche il calciatore Piermario Morosini si accasciò sul campo di Pescara. Il clamore sollevato da questi due tragici eventi, spinse l'allora Ministro della Salute Renato Balduzzi a promulgare un decreto per rendere obbligatoria la dotazione dei defibrillatori nella pratica sportiva. Un emendamento che prevedeva il finanziamento alle società sportive per l'acquisto e la formazione degli utilizzatori, venne bocciato dalla commissione bilancio della Camera per "mancanza di copertura economica": Dopo 5 anni quel decreto, convertito in legge, non ha ancora trovato applicazione in seguito a continui rinvii e nel frattempo si continua a morire