Hotel Rigopiano, il Conapo denuncia la vicenda dei cani

LECCE CANI NELLA FOTO DOG PARK TOMMY - CANE TOMMY FOTO FABIO SERINO

Dopo lo scandalo degli elicotteri della Forestale fermi a Rieti per burocrazia e quelli dei Vigili del Fuoco che non possono volare di notte, un’altra denuncia arriva dal Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco.

“Le unità cinofile dei Vigili del Fuoco in servizio in Abruzzo sono state lasciate a casa, mentre nell’inferno del Rigopiano, e nei centri dell’aquilano epicentro della terribile sequenza sismica di mercoledì scorso, sono stati inviati cinofili dal resto d’Italia. Tempo sprecato e ritardi evitabili e inaccettabili”. “Nel dramma che ha colpito l’Hotel Rigopiano – spiega il Conapo Abruzzo – l’intervento delle unità cinofile, come in altre occasioni, non ultimo il terremoto di Amatrice, è risultato fondamentale. Quelle dei Vigili del Fuoco, in particolare, si distinguono da sempre per professionalità, tempestività di intervento e capacità dei cani di adempiere al loro lavoro”. “L’ennesimo scandalo – spiegano dal Conapo – riguarda le unità cinofile abruzzesi che potevano essere fatte intervenire in poco tempo sugli scenari di soccorso dell’Hotel Rigopiano, della slavina di Ortolano o delle innumerevoli segnalazioni di crolli ma, per motivi a noi sconosciuti e incomprensibili, sono state lasciate parcheggiate a casa. Allo stesso tempo, però, sul Gran Sasso pescarese sono state inviate unità cinofile da ogni parte d’Italia, da nord a sud”.“E’ evidente – è la dura chiusura del Conapo – che politici e dirigenti non hanno la benché minima cognizione del soccorso. E intanto in Italia si muore di burocrazia”.