Mentre prosegue il delicato compito della Procura di Pescara di ricostruzione di tutto quanto ha portato alla tragedia dell’Hotel Rigopiano e alle 29 morti sotto quelle macerie, Tiscali lancia ( in esclusiva) la notizia di un sms che incastrerebbe la Provincia.
Come ha più volte ribadito nelle due conferenze stampa della settimana dal procuratore, titolare dell’inchiesta sulla tragedia di Rigopiano, Cristina Tedeschini quelle per ricostruire tutti i passaggi che hanno portato alla morte di 29 persone sono fasi d’indagine lunghe, complesse e delicate. Un lavoro quello della Procura di Pescara che prosegue a ritmo serrato e che cerca risposte importanti anche dagli esami autoptici disposti sui corpi senza vita estratti dalle macerie del resort. Intanto, in esclusiva su Tiscali l’sms di due ore e mezza prima della tragedia che inguaierebbe la Provincia: “Ci sono due turbine disponibili a Penne- scriveva un operaio ma nessuno chiama per mandarle all’hotel che chiedeva aiuto. Nell’articolo inchiesta si parla di “un messaggino acquisito dai carabinieri forestali inviato da un operaio al dirigente del settore viabilità della Provincia di Pescara in base al quale si ricostruisce che i mezzi dell’Anas erano in servizio a 12 chilometri da Farindola e la Provincia di Pescara – che insieme alla Prefettura e alla Regione Abruzzo aveva ricevuto alle 13.40 il messaggio d’aiuto del direttore dell’albergo – ne era pienamente a conoscenza“. “Ci sono due turbine disponibili dell’Anas a Penne”, questo il testo del messaggio. Il dipendente in questione ha già messo a verbale la circostanza e ricostruito la vicenda davanti ai carabinieri forestali che indagano a tutto campo sul disastro. Inequivocabili le conclusioni a cui giunge l’inchiesta di Tiscali: “Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori non ci fu – come in un primo momento asserito dai vertici dell’ente Provincia – solo un problema economico, di taglio dei fondi, a provocare i disservizi nei ritardi dei soccorsi”.