Quintino Marcella, il ristoratore datore di lavoro di Parete che mercoledì pomeriggio, per primo, diede l’allarme per la slavina di Rigopiano è stato sentito dagli agenti della Questura di Pescara.
La deposizione è durata circa due ore. “Non ho fatto altro che raccontare quanto già noto. Hanno preso anche i dati identificativi del mio telefonino dai quali si potrà vedere a che ora e a chi ho fatto le telefonate per chiedere aiuto”. Con Marcella è stato ascoltato anche il direttore dell’hotel, Bruno Di Tommaso. Quest’ultimo aveva lasciato Rigopiano la sera del 17, il giorno prima, quando la strada era ancora facilmente percorribile. Ha raccontato quanto chiesto dalla proprietà agli uffici pubblici per liberare la strada e gli sviluppi della mattinata. “Quando andrò in Procura ovviamente non potrò che ribadire quello che è accaduto, dicendo che tutti coloro che sono in un centralino di emergenza e pronto intervento, devono accertare la veridicità dell’allarme, ma allo stesso tempo dopo aver verificato agire e in fretta perché in pochi minuti possono accadere tante cose – ha spiegato Marcella.