Svolta nel giallo del furgone esploso nei pressi dell’Area Sport di Monticchio: per gli inquirenti chi lo ha fatto saltare in aria non voleva colpire il proprietario bensì l’uomo a cui fu prestato il mezzo.
Per la Polizia de L’Aquila che indaga sul caso del furgone esploso nei pressi dell’Area Sport di Monticchio resta in piedi la pista dell’intimidazione ma cambia il bersaglio dell’atto. Ad un mese dall’accaduto sembra che il destinatario dell’attentato non fosse il proprietario del furgone Doblò fatto saltare in aria bensì l’uomo al quale era stato prestato. Una bomba rudimentale ma pur sempre devastante quella piazzata nel vano motore del furgonato: la sensazione resta, tuttavia, quella di un avvertimento piuttosto che di un attentato omicida. Le indagini proseguono ma non si esclude un colpo di scena, con relativo fermo, nei prossimi giorni.