La Conferenza Stato-Regioni ha deciso di rinviare l’approvazione del ‘Piano per la conservazione e gestione del lupo’, come richiesto da WWF Italia e da tante migliaia di cittadini italiani, e abruzzesi, che si sono mobilitati.
“E’ un primo importante segnale- ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia-. Questo rinvio rappresenta una autentica polizza assicurativa sulla vita del Lupo, richiesta a gran voce dalla maggioranza dei cittadini italiani. Il Piano ritorna adesso in discussione in sede tecnica, ma il confronto con tutte le parti interessate dovrà partire da un punto fermo: l’abbattimento legale del Lupo non può essere un metodo ordinario di gestione dei conflitti tra la specie e le attività zootecniche”. “Abbiamo sempre sostenuto che le misure di prevenzione del Piano erano correttamente individuate, ma che in assenza di finanziamenti specificatamente previsti, queste sarebbero rimaste solo virtuali – ha proseguito Bianchi -. Dal piano andavano stralciati gli abbattimenti e andavano previsti tempi e risorse congrue. Molte delle nostre richieste, rimaste inascoltate, rispecchiano proprio alcune delle problematiche che le Regioni stesse stanno sollevando”. “L’auspicio – conclude Bianchi – è che si torni ad un confronto sereno e costruttivo con tutti i soggetti interessati, per arrivare rapidamente all’approvazione di un Piano con azioni concrete ed efficaci, che escluda gli abbattimenti legali”. “Spero che il rinvio della discussione politica sul piano di conservazione del Lupo serva a restituire la giusta serenità al dibattito e a far guardare tutti alla realtà dei fatti: non c’è nessuna riapertura della caccia al lupo, ma ventidue misure di grande valore scientifico che salvano la specie”. Così Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, al termine della Conferenza Stato-Regioni che ha deciso per il rinvio della discussione sul Piano per la conservazione e la gestione del lupo in Italia.