Come se non bastassero i 7 mesi senza stipendio, ora per 59 dipendenti della Maiella e Morrone arriva anche la doccia gelata dei licenziamenti a partire dal 1° luglio. Decisione annunciata dal commissario liquidatore.
Non lascia spazio a dubbi o ripensamenti la notizia, data ieri anche ai diretti interessati dal commissario liquidatore: per 59 dipendenti dell’azienda speciale Maiella e Morrone arriva anche la doccia gelata dei licenziamenti a partire dal 1° luglio. Dopo mesi, sette per la precisione, di scioperi, cortei, proteste e tavoli sindacali i troppi debiti accumulati negli ultimi 10 anni hanno innescato la spirale dei licenziamenti. In 59, su un totale di 90 circa, operatori del sociale in ben 16 comuni della Val Pescara rischiano di perdere il posto di lavoro. Una lunga e delicata vertenza di cui ci siamo spesso occupati culminata in due recenti proteste a Pescara: al dramma occupazionale per 59 famiglie si aggiunge il disagio che saranno costretti a subire anziani e disabili di 16 comuni della provincia di Pescara. Una situazione quest’ultima per la quale la Regione sta tentando di rintracciare soluzioni capaci di tamponare almeno i primi mesi di emergenza. Uno stop alle attività, a partire dal 1° luglio, prologo di un imminente smantellamento della Maiella e Morrone, azienda speciale che sebbene abbia sempre potuto contare su professionisti, capaci e dediti ai propri assistiti, specie negli ultimi 10 anni ha accumulato solo debiti.