L’assessore Pepe, in una lettera condivisa con i colleghi di Marche e Molise, chiede ai parlamentari abruzzesi di sostenere le proposte della rete delle imprese di pesca del medio-adriatico (Ma.Mol.Ab) dopo le ultime direttive europee.
In una lettera condivisa con i colleghi di Marche (Manuela Bora) e Molise (Vittorino Facciolla), l’assessore regionale Dino Pepe ha chiesto ai parlamentari abruzzesi di sostenere le proposte della rete delle imprese di pesca del medio-adriatico (Ma.Mol.Ab) dopo le ultime direttive europee. “Le tre marinerie sono estremamente preoccupate di come l’Italia abbia dato esecuzione all’art. 90 del Reg. Comunitario 1224/2009, che disciplina l’applicazione di misure sanzionatorie verso la pesca professionale, generando un grave inasprimento delle stesse in caso di violazione delle norme sulla politica comune della pesca – scrive l’assessore Pepe -. In altre parole, l’introduzione della depenalizzazione dei reati in materia di pesca, se da una parte ha rappresentato una giusta soluzione per gli imprenditori ittici, dall’altra pone una serie di nuovi e più gravi problemi. Le multe comminate, oltre ad essere estremamente onerose, non appaiono spesso proporzionate all’oggettiva portata delle infrazioni contestate. Secondo le tre marinerie, “lo Stato avrebbe dovuto tenere in considerazione criteri quali: la natura del danno arrecato, il suo valore, la situazione economica del trasgressore, la portata dell’infrazione, la sua eventuale reiterazione etc”. Una norma che, peraltro, non prevede alcuna premialità in favore di quanti rispettano la normativa, perdendo l’opportunità di incentivarne il rispetto.