Manca solo una firma per la nascita vera e propria del Parco della Costa Teatina: una firma che da Roma tarda ad arrivare e che la Regione intende sollecitare con maggiore insistenza.
Un Parco la cui gestazione ha conosciuto stop, rallentamenti, polemiche, tavoli tecnici allargati e molti accesi confronti con i comitati “contro” sorti strada facendo. Nato tra gli applausi dei comitati “No ombrina mare” il 5 novembre del 2015 col voto unanime del Consiglio regionale, la gestione dell’area protetta nell’immediato fu poi affidata ai Comuni di San Vito e Rocca San Giovanni ai quali furono concessi 120 giorni di tempo per nominare gli organismi del parco. Seguì, affidata a Pino De Dominicis in qualità di Commissario del Parco, tutta la fase tecnica destinata ad elaborare la reale perimetrazione del nascente Parco: fase, questa, che giunse a conclusione tra non poche contestazioni. Ad oggi, pertanto, il Parco della bella costa Teatina avrebbe gambe per camminare se non fosse che manca, ormai da tempo, una firma “romana” già sollecitata nei mesi scorsi anche da voci politiche abruzzesi non appartenenti al governo regionale. Al Tg8 è il Sottosegretario Mazzocca a spiegarci tempi, perplessità e azioni che verranno messe in campo anche nei prossimi giorni.
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