A Penne si complica il caso dell’Istituto Comprensivo “Giardini” rimasto orfano di alcune aule dichiarate inagibili: lezioni ancora sospese, genitori infuriati, ex e attuale sindaco allo scontro.
Il sindaco di Penne, Mario Semproni, ha incaricato un legale di predisporre un esposto-denuncia alla Procura, per accertare i motivi che ritardarono, cinque anni fa, lo sgombero della scuola “Mario Giardini” e per chiarire le cause dei mancati lavori di adeguamento sismico dell’immobile di via Caselli, “considerato che le due perizie tecniche, depositate il 18 giugno 2010 e il 5 luglio 2011, certificarono criticità strutturali e in particolare ‘scadenti prestazioni di calcestruzzo al di sotto dei limiti di normativa’ “. A Penne si complica il caso dell’Istituto Comprensivo “Giardini” rimasto orfano di alcune aule dichiarate inagibili: intanto le lezioni restano sospese, i genitori sono infuriati, e lo scontro tra l’ex e l’attuale sindaco si fa durissimo. Come spiega l’Amministrazione Comunale, in una nota, “per i lavori di adeguamento sismico, il Comune di Penne ottenne un contributo statale di 776 mila euro: i fondi, però, non sono stati spesi, ma destinati, dalla precedente amministrazione alla costruzione di una nuova scuola in via dei Lanaioli”. “Scuola che fino ad oggi è rimasta solo sulla carta nonostante siano trascorsi cinque anni”- ha detto il sindaco Mario Semproni.