700 euro e la fede nuziale: tutto per un anziano invalido costretto a vivere recluso in casa da anni truffato ieri nella sua abitazione di via Isonzo a Pescara dove in tre lo hanno derubato.
Che società è quella che permette a due, tre delinquenti di derubare di tutto ciò che possiede un anziano invalido, 93 enne, che vive solo e non esce da anni a causa di un ascensore mancante nel condominio? E’ la peggiore che si possa lasciare in eredità ai nostri figli: ne è certo Guglielmo Scartozzi l’anziano, l’ennesimo purtroppo, vittima di una raggiro compiuto appena ieri nella sua abitazione di via Isonzo a Pescara. In tre entrano in casa del povero 93 enne, costretto dalla sua invalidità ad un quotidiano fatto di piccole, preziose, cose nella sua abitazione priva di ascensore e per questo inadatta alla sua condizione. In tre, dicevamo, gli entrano in casa spacciandosi per personale mandato dal Comune per una verifica dell’alloggio: il resto è la maledetta cronaca di un anziano che in un istante si vede portar via 700 euro di risparmi e addirittura la fede nuziale. Un anziano che vive solo e che ha commesso la sola ingenuità di aprire la porta di casa a tre balordi, tre delinquenti senza dignità. E se ieri, poco dopo l’accaduto, sindaco e vice, Alessandrini e Del Vecchio, si sono recati in visita a casa di Guglielmo per fargli sentire l’umana vicinanza e garantirgli, una volta in più, una casa con l’ascensore in modo che possa tornare a vivere davvero, resta l’allarme furti ai danni degli anziani: ormai è un dato acclarato che a Pescara come altrove in Abruzzo, e in Italia, sono sempre più loro le vittime preferite di sciacalli e criminali.