Il giudice del Lavoro del Tribunale di Pescara ha annullato la sanzione disciplinare del Comune di Pescara nei confronti di Claudio Di Sabatino, uno degli agenti della Polizia municipale coinvolti nella vicenda della ‘multa fantasma’.
Il giudice del Lavoro del Tribunale di Pescara ha annullato la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio e dalla retribuzione per 12 giorni, decisa dal Comune di Pescara nei confronti di Claudio Di Sabatino, uno degli agenti della Polizia municipale coinvolti nella vicenda della ‘multa fantasma’, relativa al mancato pagamento di una multa per divieto di sosta da parte dell’allora questore di Pescara, Paolo Passamonti, al quale era stato restituito il veicolo rimosso dal carro attrezzi. L’agente, che aveva comminato la multa al questore, era stato sottoposto a sanzione disciplinare per le dichiarazioni rilasciate al programma televisivo ‘Le Iene’. Il giudice Federica Colantonio, con la sentenza numero 66 del 2017, ha condannato il Comune di Pescara al pagamento nei confronti dell’agente “delle quote di retribuzione trattenuta in esecuzione della sanzione stessa, oltre alla maggior somma tra svalutazione monetaria ed interessi legali dalla maturazione dei singoli ratei mensili dei crediti al saldo”. La sanzione disciplinare promossa dal Comune era motivata dall’ “aver esposto il comandante della Polizia municipale e l’intera amministrazione comunale a pubblico ludibrio a livello nazionale, ledendone gravemente l’immagine e la reputazione”. Contro il provvedimento l’agente aveva presentato ricorso. “Nelle dichiarazioni rese dal ricorrente – si legge nella sentenza – non si rinviene alcuna condotta suscettibile di cagionare danni all’immagine di efficienza della pubblica amministrazione, né danni di altro tipo. Nemmeno è evincibile violazione di specifichi obblighi di comportamento durante il lavoro”.