Parole non grosse, grossissime quelle volate oggi in consiglio comunale a Pescara. Ad innescare la bagarre in aula le opposizioni di centrodestra e M5S a dir poco polemici all’indirizzo di Teodoro, Pignoli e del sindaco Alessandrini.
Sono le 10.20 quando dopo i brevi interventi, extra ordine del giorno, di Marcello Antonelli ed Enrica Sabatini , rispettivamente centrodestra e M5S, lì a ribadire l’inopportunità politico-amministrativa di un governo cittadino ostaggio di due consiglieri ( Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli), dai banchi dell’opposizione tutti i consiglieri saltano in piedi per scagliarsi, urlanti e agguerriti, letteralmente in faccia a Piernicola Teodoro. Una sola richiesta: essere la tredicesima firma per presentare la sfiducia al sindaco Alessandrini. Una “sollecitazione” dai toni a dir poco incandescenti finita a parole non grosse, ma grossissime. Il resto è la cronaca di una seduta aggiornata alle ore 11.30 e un fiume di reazioni al microfono del Tg8. Sorprendente la calma, forse solo apparente, con la quale tutti sono poi tornati in aula: un “come se nulla fosse” difficile da spiegare ai cittadini.
In una nota Gianni Teodoro afferma ” Continuiamo con immutata convinzione a fornire il nostro contributo determinante a sostegno della maggioranza di centrosinistra.Noi, che siamo parte del centrosinistra, non sosterremo mai una mozione di sfiducia proposta dalle opposizioni. Se le opposizioni hanno i numeri per presentare e discutere la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, si accomodino pure. Non ci facciamo né intimidire dalle melodrammatiche rappresentazioni teatrali allestite dal capogruppo pro tempore dei cinque stelle, degne delle migliori virtù della scuola di recitazione napoletana, né strumentalizzare dalle sortite di un centrodestra vacuo ed inesistente. Semmai dovessimo ritenere conclusa l’esperienza di questa amministrazione, decideremo serenamente in piena autonomia, sentiti i nostri elettori. Nel frattempo, continueremo la nostra azione costruttiva per migliorare e rafforzare ogni proposta di deliberazione attraverso gli strumenti normativi che la legge e i regolamenti d’aula ci consentono di utilizzare, nell’interesse della città. Repetita iuvant “.