Siamo in zona Pescara colli, all’inizio di Strada Colle Scorrano: le bacheche di quartiere, messe da D’Alfonso sindaco per dar spazio e voce ai cittadini, ora versano in uno stato vergognoso.
Pericolanti, arrugginite, inclinate, con un vetro di polvere e ragnatele: si intravede ancora la scritta slogan che Luciano D’Alfonso scelse per il suo primo mandato da sindaco del capoluogo adriatico ossia” Pescara città vicina”. Sì, vicina solo alla ruggine a giudicare da quell’arancio inconfondibile che impera da anni ormai su questa bacheca di quartiere. L’ abbiamo vista e fotografata, certamente non ci ha nemmeno sfiorato l’idea di toccarla. Dentro, sotto un vetro di polvere e ragnatele, si intravedono vecchi ritagli di quotidiani locali, un paio di delibere comunali di difficile lettura e la fotografia di un edificio della zona. Per il resto questa bacheca è solo lo specchio dell’incuria e dello stato di abbandono lampante e visibile se, come in questo caso, non si fa nemmeno un minimo di manutenzione degli oggetti. Eppure quella delle bacheche di quartiere fu una trovata del D’Alfonso sindaco che riscosse un grande successo a Pescara tanto che venivano usate spesso e volentieri. E se i cittadini della via si domandano il senso di questo oggetto tanto brutto quanto pericoloso, lasciato lì in bella vista, noi vi mostriamo le foto che abbiamo scattato pochi minuti fa così che possiate farvela voi un’idea.