Chiedono alla Regione certezze e rassicurazioni sul futuro assistenziale dei loro figli. Giornata di protesta, oggi a Pescara, dei genitori dei bambini autistici in attesa, da mesi, di risposte concrete sul fronte dell’assistenza.
I loro figli continueranno a ricevere assistenza oppure ciascuna famiglia dovrà trovare soluzioni proprie spesso costose e comunque di difficile individuazione? Questo si domandano i genitori dei bambini autistici in attesa, da mesi, di capire cosa ne sarà dei livelli assistenziali dei propri figli. Domande, speranze, ansie e timori protagonisti della giornata di presidio a Pescara, in Piazza Unione. Anche al nostro microfono a spiegarci il quotidiano di queste famiglie e dei loro ragazzi Germana Sorge, presidente della “Fondazione Il Cireneo”, la onlus che gestisce le strutture di Vasto, Lanciano e Teramo rivolte alle persone affette da autismo. Una onlus nata nel 2002 e che nel tempo resta l’unica struttura autorizzata e accreditata dalla Regione. Ben 146 le persone affette da autismo assistite ogni giorno: da due a 38 anni l’eta dei pazienti di cui uno speciale staff medico si occupa. Un processo di accreditamento de “Il Cireneo” iniziato nel 2006 e conclusosi solo molti anni dopo ossia nel 2013: ora al centro della protesta c’è un livello assistenziale di molto inferiore alle reali esigenze di pazienti e famiglie. “Le prime promesse risalgono al luglio scorso- ci spiega Germana Sorge-, ma da allora ad oggi nessun atto concretamente deliberativo è stato firmato. Nemmeno il ricorso al Tar, dell’agosto scorso, è servito a sbloccare una situazione ormai ingestibile”. In ballo vi sono vite e dignità, ma anche posti di lavoro: ” Stavolta non ci faremo mandare a casa senza atti concreti – dicono i genitori in protesta-: è giunto il momento di restituire serenità a noi e ai nostri figli”.
Il servizio del Tg8:
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