“Il progetto del porto di Pescara segnerà l’assetto della città, ma chi amministra sta guardando l’opera con gli occhi di chi non ha una visione del futuro, commettendo gli stessi errori del passato”. Così il M5S.
Le dichiarazioni del gruppo consiliare pentastellato in consiglio comunale a Pescara si riferiscono al progetto del futuro porto cittadino. “Anzichè vedere l’insieme delle opere e degli impatti per prevenirli, risolverli o mitigarli, si porta all’approvazione il progetto un pezzettino alla volta. Questo modo di operare – scrive il M5S – è inammissibile proceduralmente: l’opera infatti è soggetta, per legge, a valutazione dell’impatto ambientale (VIA) nazionale, che a nostro avviso dovrebbe valutare l’opera nella sua interezza e non a pezzettini autorizzandone di volta in volta una singola parte”. A segnalare questa procedura ritenuta “del tutto errata” e’ il M5S per voce del consigliere regionale Domenico Pettinari e del consigliere comunale Erika Alessandrini . “La procedura non e’ corretta anche perchè andrebbe compiuta rispettando la legge, per tutte le opere prese nel loro complesso, valutandone la somma degli impatti con le altre esistenti e comprendendo la situazione del fiume”.
La replica di Balducci, Vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale
“Vagheggiano di una supposta mancanza di visione d’insieme (?) e insinuano l’ipotesi di una possibile invasione di Tir tra Pescara e Civitavecchia, causata dal prolungamento dell’asse attrezzato fino allo scalo portuale. Se avessero riflettuto un attimo prima di scrivere, avrebbero capito che tale prolungamento serve proprio ad evitare il passaggio dei camion nel traffico cittadino! Quanto alla correttezza della procedura, è proprio per rispettare la legalità in ogni dettaglio che i tempi si sono protratti così a lungo: è da 49 anni, e precisamente dal 1967, che Pescara attende questo nuovo strumento. Domani in Consiglio regionale ci sarà la parola definitiva sull’intera vicenda. Questa amministrazione sta lavorando affinché tutto si svolga secondo la legge ma anche con la massima celerità, poiché la marineria e la cittadinanza non possono più attendere un’opera vitale”.