Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato recuperato nella notte in mare. E’ finito nelle reti di un peschereccio di Pescara.
Il cadavere è finito nelle reti di un peschereccio di Pescara, “Indomita”, che si trovava all’incirca a 16 miglia dalla costa e ha lanciato l’allarme verso le 23.30 alla Capitaneria di Porto, intervenuta con una motovedetta. Il peschereccio e’ stato scortato in porto, dove il cadavere, quasi ridotto a scheletro, è stato sottoposto ad un primo esame dal medico legale per poi essere trasportato in obitorio. In base alle primissime informazioni il cadavere sarebbe quello di un uomo di bassa statura, rimasto in acqua per mesi, se non un anno circa. La persona deceduta, il cui cadavere non e’ completo, aveva addosso dei brandelli di una tuta e dal modo in cui è piegato un calzino è possibile ipotizzare che si possa trattare di un pescatore. Il magistrato potrebbe disporre una perizia scientifica più accurata per trovare ulteriori elementi, da confrontare eventualmente con le denunce di persone scomparse. Al porto, insieme alla Capitaneria, e’ intervenuta anche la polizia.