Il traffico è quello di punta delle 8 del mattino, le corsie sono già rallentate dai nuovi limiti e dai soliti imbranati quando vedi spuntare all’improvviso una bandiera arancione a segnalare mezzi dell’Anas in sosta.
Il resto è la cronaca di una ordinaria frenata a catena delle auto in viaggio sull’asse attrezzato indistintamente nell’uno come nell’altro senso di marcia: sulla Pescara-Chieti o Chieti-Pescara non passa settimana senza che spunti all’improvviso un mini cantiere con l’omino munito di bandiera arancione dell’Anas spesso collocato esattamente dove il rallentamento è già cosa fatta. Questo scatto lo abbiamo fatto poco fa all’altezza dello svincolo per la zona commerciale degli iper in direzione Chieti: l’operaio non è entrato nell’inquadratura, ma è chiaro che nessuno devia le auto in corsa le quali, infatti, o rallentano all’improvviso oppure si sfiorano per l’altrettanto improvviso restringimento. In questo caso in particolare, i mezzi dell’Anas sono accostati sulla non propriamente agile corsia di emergenza e comunque l’unico operaio munito di bandiera arancione gli automobilisti se lo sono trovato davanti praticamente all’altezza del primo dei due furgoncini. Evitando la solita ormai retorica domanda, che gli abituali “frequentatori” dell’asse si pongono da anni, e cioè perchè lavori, più o meno ingombranti poco cambia, non vengono eseguiti come nel resto del Vecchio Continente nelle ore notturne, il punto è: per la nostra e la loro sicurezza non sarebbe più saggio che gli “operai della bandiera” si collocassero ad adeguata distanza da ciò che devono segnalare? Molte volte certo è così, ma non sempre.