“Un ultimatum che assume il sapore del ‘ricatto’ e che non intendiamo né tollerare né accettare”. Così il sindaco di Pianella, all’indirizzo del Prefetto di Pescara, sulla vicenda del sistema Sprar per i rifugiati.
Entro oggi tutti i sindaci della provincia di Pescara dovranno comunicare alla Prefettura la propria adesione, o meno, al Sistema di protezione dei richiedenti asilo o rifugiati (Sprar), indicando anche quanti presunti profughi intendono ospitare sul proprio territorio. In assenza di comunicazione sarà la Prefettura che, con un provvedimento di forza, destinerà immigrati su ciascuna area, decidendo in maniera autonoma anche i relativi numeri. Vicenda sulla quale mantiene una posizione di netto rifiuto, ad esempio, Forza Italia a partire dal suo capogruppo in consiglio regionale Sospiri secondo il quale si tratta di ” un vero e proprio ultimatum dato peraltro a sindaci che da due mesi lottano da soli contro frane, terremoti, valanghe e strade devastate”. A ribadire, al microfono del Tg8, che a Governo, romano e locale (facendo riferimento al Prefetto), ” evidentemente sfugge tutto quanto accaduto in una provincia, quella di Pescara, devastata da settimane di maltempo, disastri e rovine” è il sindaco di Pianella Marinelli nelle cui parole il senso di una comunità ancora in ginocchio. Se quello di Sospiri è un invito, esplicito e polemico, rivolto a tutti i sindaci interessati dalla odierna scadenza affinché mettano per iscritto il proprio no, il primo cittadino della città dell’olio lancia una provocazione: ” Dobbiamo accogliere i rifugiati per senso civico? Bene, ne ospiteremo uno per famiglia se ci chiudono le buche, ci fermano le frane e ci contengono gli smottamenti!”. Forza Italia annuncia, inoltre, che la questione verrà portata sul Tavolo regionale per aprire un confronto con l’assessore Sclocco.