Con una lettera firmata da D’Alfonso e Zuccatelli l’Abruzzo chiede a Renzi la fine del commissariamento della sanità. Palazzo Chigi ha avviato un’istruttoria prima di calendarizzare la decisione ultima.
C’è anche una lettera, firmata da D’Alfonso e Zuccatelli ( subcommissario alla sanità) e indirizzata a Matteo Renzi, nel voluminoso fascicolo al vaglio di Palazzo Chigi avente ad oggetto il commissariamento della sanità in Abruzzo e la sua, sembra imminente, fine. I tempi “romani” ora prevedono che i ministeri competenti passino al setaccio conti, spese e razionalizzazioni prima di dare il proprio assenso all’avvio della cosiddetta fase di calendarizzazione dell’atto ultimo che decreterebbe l’uscita dalla fase di commissariamento. E se nella lettera inviata a Renzi il governatore d’Abruzzo elenca i motivi ” di buona pratica” già applicati e sulla base dei quali la nostra regione sarebbe finalmente capace di camminare con gambe proprie, e per questo autonome, la fase più delicata e decisiva inizia ora: a Roma spetta, infatti, passare sotto la lente d’ingrandimento il piano abruzzese relativo agli ospedali di secondo livello. Uno studio di fattibilità già pronto attraverso il quale la Regione si è spinta ad individuare entro il primo trimestre del 2017 l’ospedale regionale più adatto per, appunto, le attività di II livello.