Si è spento questa mattina a Sulmona, all’età di 96 anni l’artista e pittore Italo Picini. Apprezzato da tutti come un artista di prestigio, era riuscito a conquistarsi fama internazionale.
Classe 1920, bugnarese di origine, ma residente a Sulmona dove ha vissuto e lavorato, Picini era apprezzato da tutti come un artista di prestigio che era riuscito a conquistarsi fama che internazionale perchè ritenuto dalla critica uno dei maggiori artisti del secondo dopoguerra. Già preside dell’istituto d’Arte di Sulmona, in cui aveva insegnato pittura, disegno e arte del tessuto, per anni si è dedicato al recupero e rilancio della tessitura antica abruzzese, incassando larghi consensi dalla critica specializzata. Moltissimi i premi nazionali e internazionali che gli sono stati conferiti, come molte sono le mostre importanti, in Italia e all’estero, in cui sono stati esposti i suoi quadri. Partecipò alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale e alle più prestigiose rassegne nazionali. Otto esemplari di arazzi pescolani, eseguiti nel suo ex studio di palazzo Tabassi, sono custoditi nel museo di Pescocostanzo. A lui spetta la rinascita di questa validissima tradizione italiana. Picini, da tutti gli esperti del settore, è considerato un innovatore e precursore nell’interpretazione artistica. L’estremo saluto all’artista, il quale ha voluto che nella bara fosse coperto solamente da un lenzuolo, sarà dato domani giovedi 13 ottobre con una cerimonia semplice nel cimitero di Sulmona, tra parenti, amici e quanti gli volevano bene.