Secondo una stima di Coldiretti Abruzzo ammontano a 52 milioni di euro i danni subiti dalle aziende agricole e dalle stalle per l’effetto congiunto di terremoto e maltempo.
E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che i settori più colpiti sono quello dell’allevamento di mucche da latte e della pastorizia, ma anche di maiali destinati ai salumi tipici: voce quest’ultima che ha registrato perdite pesantissime. A tutto questo si aggiunga un vero tsunami abbattutosi sul settore olivicolo con quasi un milione di piante, destinate ai pregiati oli extravergini regionali, colpite. L’attività di allevamento – sottolinea la Coldiretti – rischia di scomparire dal panorama economico abruzzese insieme alle specialità locali: una perdita devastante per una regione come l’Abruzzo che ha nell’agroalimentare una forza trainante. In pericolo ci sono specialità conservate da secoli: dal pecorino di Farindola al caciocavallo abruzzese, dalla mortadella di Campotosto al caciofiore aquilano, dalla scamorza abruzzese alla ventricina fino ad arrivare al salame aquilano In questa situazione – sottolinea la Coldiretti – è determinante intervenire sulla semplificazione e sulla velocizzazione delle procedure per la ricostruzione che deve andare di pari passo con la ripresa dell’economia”.