Fondamentali, e per questo molto attesi, i referti tecnici che nelle prossime ore diranno a D’Alfonso e Paolucci la situazione degli ospedali abruzzesi nel post sisma del 24 agosto scorso.
Quale livello di rischio sismico hanno gli ospedali abruzzesi e, di conseguenza, come gestire emergenze e trasferimenti lo diranno i referti ingegneristici attesi sul tavolo del governatore D’Alfonso. Le prossime ore saranno decisive in tal senso, ma presidente e assessore alla sanità, Silvio Paolucci, hanno già in mano documenti e relazioni significativamente indicative della situazione. Chieti, intanto, ha spostato 150 posti letto container a Sulmona: l’ospedale di Colle dell’Ara ha sgomberato due plessi, i corpi C ed F, in altre ali del clinicizzato. Situazioni quelle teatine note sin dai tempi del post sisma aquilano ma ora divenute più “importanti”, nel senso che questo termine ha nella sua accezione ingegneristica. E se all’assessore regionale alla Protezione civile Mazzocca è stato affidato il delicato compito di redigere, con l’ausilio di tecnici regionali e relative perizie, il quadro della staticità post sisma di tutti gli edifici pubblici abruzzesi, D’Alfonso punta ad ottenere da Palazzo Chigi finanziamenti di “Casa Italia”. Quanto alla prima parziale stima degli edifici privati significativamente lesionati ad oggi se ne contano oltre 1500 concentrati nell’aquilano, teramano e valle peligna.