La direzione generale dell’Università d’Annunzio ha disposto lo smantellamento, tanto atteso quanto repentino, delle 6 aule di via Tirino, a Pescara, per un totale di 1070 posti. Che fine hanno fatto 120 postazioni informatiche?
Erano in funzione da anni ormai le aule del distaccamento dell’Università “Gabriele d’Annunzio” in via Tirino a Pescara: 6 aule per un totale di 1.070 posti, di cui due informatiche, prese in affitto da un privato e pagate 150 mila euro all’anno circa. Un costo esorbitante reso ancor più “odioso” dal fatto che il plesso in questione fu, illo tempore, individuato e subito affittato per sopperire alla cronica carenza di spazi didattici in dotazione al polo universitario di Pescara. Carenza resa ancor più imbarazzante da quello che si chiama Palazzo Micara ma che gli studenti, e non solo loro, hanno ribattezzato palazzo fantasma. Via Tirino, dunque, ha rappresentato nel tempo una straordinaria boccata d’ossigeno se non fosse per il suo costo. Ebbene, prima di riconsegnare le chiavi di via Tirino ai proprietari si è almeno pensato a come sopperire all’imminente emergenza, per non parlare del futuro nemmeno troppo prossimo di 1070 posti in meno?
E se qualcuno colloca i 120 pc in qualche magazzino in attesa di essere altrove allestiti, gli studenti forse più realisticamente temono che rimarranno a lungo lì dove giacciono ora. Una decisione di smantellamento del plesso di via Tirino disposta dal dg, con apposita circolare datata 27 settembre, da tempo annunciata in quell’ottica del risparmio tanto cara ai vertici Ud’A. Il punto è che gli studenti delle tre facoltà di Pescara della d’Annunzio di quelle 120 postazioni informatiche non possono proprio fare a meno, essendosele contese per anni: non ne vogliono fare a meno nemmeno i professori che abitualmente vi tenevano finanche tre lezioni a settimana. Per non parlare del fatto che, anche qualora si disponesse l’entrata a pieno regime di Palazzo Micara, la d’Annunzio a Pescara resterebbe priva di molti spazi didattici. A fronte dei 1070 posti di via Tirino, infatti, il Micara ha solo 6 aule da 80 posti ciascuna, ossia infinitamente più piccole della media di via Tirino dove i posti a sedere sono 300 in media.
Che, intanto, la vicenda dei 120 pc finisca all’attenzione dell’odierna seduta di senato accademico? Indiscrezione credibile a giudicare dal rumore sollevato da molti di quei docenti pescaresi rimasti improvvisamente orfani di spazi e computer.