Gli era stato vietato di avvicinarsi alla ex moglie e di risiedere nella stessa città, ma continuava a perseguitarla e minacciarla. Arrestato a Vasto agente di polizia penitenziaria accusato di stalking.
L’uomo, agente di polizia penitenziaria di 47 anni, cui nel frattempo era stata tolta anche la pistola di servizio, ha continuato a tormentare la donna e altre persone a lei vicine. Nonostante un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie scattato dopo la prima denuncia di lei, l’uomo avrebbe rincarato la dose, indirizzando i messaggi anche verso una delle due figlie, di 14 anni, sempre con l’obiettivo di ‘infangare’ la madre. Per questo era stato colpito da un divieto di dimora in provincia di Bologna, provvedimento che avrebbe comportato il suo trasferimento, da settembre, al carcere di Forlì. Nelle ultime settimane la sua posizione si è ulteriormente aggravata, perchè ha cominciato a perseguitare anche un istruttore di ginnastica che lavora nella scuola delle figlie, identificato erroneamente come presunto nuovo compagno della donna. L’istruttore ha presentato un esposto che ha indotto gli investigatori della Mobile, coordinati dal Pm Augusto Borghini, a fare emettere un’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip Mirko Margioccio. L’uomo è stato arrestato sabato a Vasto, dove si trovava in vacanza, e rinchiuso nel carcere di Chieti.