Ristorazione, attività industriali e artigianali. E pochi professionisti. Questo l’identikit dei destinatari dei finanziamenti della cosiddetta “linea B” del bando Fare Centro, pubblicato dalla Regione Abruzzo e finanziato con una parte dei fondi destinati alla ricostruzione post-sisma, con lo scopo di ripopolare da un punto di vista commerciale ed economico i centri storici dell’Aquila e dei Comuni del cratere sismico.
La linea B è quella destinata alle nuove attività: sono 400 su un totale di 527 le richieste ritenute ammissibili. Ma non tutte quelle in graduatoria riusciranno probabilmente a essere finanziate (ammontano a 3 milioni e 700 mila euro le risorse disponibili attualmente). Ma non c’è soltanto il bando Fare centro: sull’Aquila – e sull’Abruzzo in generale – arriverà una pioggia di risorse dai bandi regionali. Una linea attesissima, quella B del bando Fare centro, i cui risultati “sono straordinari” spiega il commercialista dell’Aquila Stefano Miconi, che ha curato le domande per diversi piccoli imprenditori. Speriamo ci siano le risorse finanziarie per copertura tutte le 400 domande, inizialmente saranno coperte soltanto le prime domande in graduatoria fino a esaurimento dei 3,7 milioni ora finanziati. Subito dopo ci sono i finanziamenti per il 2018 che dovrebbero coprire la restante graduatoria. Molta attesa anche per il secondo bando relativo a “Fare centro”, annunciato dal vicepresidente e assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo Giovanni Lolli. Nonostante il risultato molti hanno deciso di non rispondere perché non era ben chiaro il ‘destino’ del centro storico dell’Aquila, che adesso si sta definendo grazie alla ricostruzione che avanza e a tante opportunità che si stanno aprendo in città. Le 400 attività che riapriranno nei centri storici del cratere danno una prospettiva positiva e daranno una spinta anche agli altri a investire per insediare nei centri le loro attività.
IL SERVIZIO DEL TG8: