L’Aquila, infermiera denunciata per furto. L’Ordine degli Infermieri si riserva la possibilità di applicare delle sanzioni. L’infermiera in questione è stata sorpresa da un poliziotto proprio mentre portava via ad un ignaro paziente la somma di 190 euro.
“Il recente fatto di cronaca che vede protagonista una collega ha disorientato e confuso non solo gli operatori sanitari e la comunità infermieristica, ma anche i cittadini che ancora una volta non si sentono al sicuro nemmeno in Ospedale”. Così Maria Luisa Ianni, presidente dell’Ordine Provinciale degli Infermieri dell’Aquila, sul caso scoppiato all’interno dell’ospedale San Salvatore in seguito alla denuncia per furto di una dipendente. L‘infermiera in questione è stata sorpresa da un poliziotto proprio mentre portava via ad un ignaro paziente la somma di 190 euro. Ianni sottolinea che “come Ordine ci riserveremo di agire in maniera decisa nel momento in cui ci sarà richiesto di farlo dagli Organi e dalle Istituzioni che nel frattempo stanno lavorando per chiarire la vicenda che ringraziamo sin da ora e nello stesso tempo ci metteremo a disposizione per eventuali azioni di promozione di sostegno affinché nell’agire quotidiano tali fatti non si ripetano più”. “Queste sono notizie che come Ordine Professionale non vorremmo sentire mai: approfittare di certe situazioni, in cui lo stato di malattia rende le persone più fragili, è qualcosa che indigna nel profondo”, spiega ancora Ianni che è anche consigliere comunale di Forza Italia aggiungendo che “il fatto, finito sulle pagine di tutta la stampa, offende anche la professione che sta lavorando per crescere, affermarsi e vedersi riconoscere quel ruolo che merita. Mentre la legge Lorenzin è stata promulgata per creare un nuovo ordine nella regolamentazione della professione infermieristica voglio sottolineare che la tutela del decoro, dell’immagine, della dignità, delle responsabilità, della deontologia, dell’etica, dei diritti e dei doveri che discendono dall’essere infermieri prima di ogni altra cosa deve essere difesa”.