Porto di Ortona più sicuro con i sistemi di videosorveglianza della capitaneria: sanzionati due uomini scoperti a scaricare rifiuti durante la notte e segnalato un Maghrebino che aveva abbandonato un’auto rubata.
Il porto di Ortona è sempre più controllato, anche grazie all’impianto di videosorveglianza della capitaneria di porto che di recente, durante attività istituzionali, ha consentito di rilevare diversi illeciti, e sanzionarne gli autori.
Nella scorsa settimana, infatti, proprio grazie alle registrazioni video dell’impianto che copre l’area portuale denominata banchina commerciale, sono stati verbalizzati due operatori del settore della pesca, sorpresi ad abbandonare sulla banchina il primo degli pneumatici usati, il secondo addirittura una vecchia valigia: purtroppo non è la prima volta che qualcuno, complice la convinzione di non essere visti da nessuno, magari in orario notturno, decida di disfarsi di rifiuti ingombranti proprio in porto, senza tener conto del fatto che, con un po’ di senso civico in più, e un minimo di buona volontà, lo smaltimento può essere effettuato senza alcun costo, contattando direttamente la ditta incaricata. La sanzione irrogata, in entrambi i casi, è di 600 € e, si spera possa servire a far maturare un più attento senso di responsabilità nei contravventori.
Ma la videosorveglianza si è rivelata fondamentale anche in un’altra circostanza. Nei mesi scorsi, infatti, capitaneria di porto e polizia municipale di Ortona sono riusciti, sempre tramite consultazione delle registrazioni video, a risalire alla provenienza di una vettura, una opel corsa, abbandonata in porto da diversi giorni e con il finestrino rotto: le indagini, avviate dai militari della guardia costiera, e svolte con l’importante contributo della polizia locale della città, hanno consentito di appurare che l’auto era stata rubata a Pescara qualche giorno prima e che un cittadino di origini maghrebine, identificato grazie alle riprese, e prontamente segnalato all’autorità giudiziaria, l’aveva abbandonata in porto probabilmente dopo aver intuito la presenza di telecamere che avrebbero potuto comprometterlo.