E’ tornato in libertà il 50enne teatino, sorpreso dalla polizia a incendiare i sacchetti dei rifiuti davanti ad alcune abitazioni di Chieti.
A decidere per la libertà di Massimo Di Pietrantonio è stato il giudice del tribunale di Chieti, Valentina Ribaudo, che, dopo aver convalidato l’arresto per il reato di danneggiamento seguito da incendio, ha rimesso in libertà l’uomo; il pubblico ministero Roberta Capanna aveva chiesto gli arresti domiciliari.
Il cinquantenne di Chieti era stato arrestato due notti fa dalla polizia in flagranza, dopo che, utilizzando un accendino, aveva incendiato i sacchetti dei rifiuti posizionati davanti ad alcune abitazioni di via De Lollis e di via Pellicciotti a Chieti, causando danni anche agli stessi portoni; successivamente il cinquantenne aveva appiccato il fuoco anche a due contenitori di plastica per rifiuti, contenenti carta in via Valignani.