Dopo lo stop imposto dal questore, arriva dal Comune di Alba Adriatica l’ordinanza di chiusura dell’hotel Atlante, oggetto della rissa violenta, avvenuta due settimane fa con tre feriti e due arresti.
La chiusura temporanea della storica struttura lungo la statale adriatica era arrivata già dalla questura a pochi giorni dagli avvenimenti dello scorso 14 ottobre, ma ora la decisione di chiusura definitiva è giunta direttamente dall’ufficio commercio del Comune albense alla società che gestisce la struttura.
Sono tre le motivazioni alla base dell’ordinanza: la prima riguarda “la pericolosità sociale degli avventori e dei clienti della struttura ricettiva Atlante”; la seconda “la mancanza del requisito di buona condotta ai sensi del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in capo all’attuale rappresentante legale”; la terza infine “l’esercizio abusivo dell’attività per mancata presentazione della segnalazione certificata di inizio attività allo sportello Suap”, non essendo stato comunicato all’ente il trasferimento di titolarità avvenuto a luglio. In sintesi l’ordinanza di chiusura, applicata sia all’attività di ricezione alberghiera che a quella di ristorazione e bar dell’hotel Atlante, riguarderebbe i fatti violenti avvenuti la notte dello scorso 14 ottobre, l’amministrazione della società che gestisce la struttura e le mancanze burocratiche nella gestione della struttura.
Dal punto di vista giudiziario intanto continuano le indagini a carico dei due protagonisti della rissa, attualmente agli arresti: Arlin Cera, il 33enne che ha sparato e che è accusato di tentato omicidio, e Lillo Luciani, il 38enne raggiunto dal colpo di arma da fuoco e accusato di violazione della sorveglianza speciale.